Il 24 giugno dalle 20.30 organizziamo una speciale degustazione in vigna: tra erbe e streghe celebriamo San Giovanni. 

Ci siamo! Manca poco e potrete partecipare ad una serata davvero particolare e misteriosa dove troverete operatori a disposizione per:

A queste attività gestite dall’Associazione Dea Natura, si aggiunge una degustazione in vigna con il buffet preparato da me e i vini della mia cantina in abbinamento.

A partire dalle 22 assisteremo al suggestivo Rito del Fuoco Sacro celebrando la luce e l’inizio dell’estate.

Per partecipare al Rito del Fuoco, condotto da Monica (Reiki – Cristallopratica – Channeling) vestire in modo comodo e molto chiaro (o di bianco), portare un materassino tipo yoga, una copertina, un cristallo o oggetto da energizzare, una bottiglietta d’acqua, un fiore e una candelina bianca.

MI PIACE L’IDEA! PARTECIPO!

A tutti i partecipanti alla serata verrà donato un sacchettino di erbe magiche di San Giovanni canalizzato con il rituale di San Michele Arcangelo e una pergamena esplicativa sulla tradizione di questa festa.

Ingresso: adulti 17€ bambini 8€

NOTTE DI SAN GIOVANNI_DEGUSTAZIONE IN VIGNA

BOX DI APPROFONDIMENTO: LA FESTA DI SAN GIOVANNI E LE TRADIZIONI CONTADINE
La notte di San Giovanni come quelle del solstizio estivo sono state trasformate nella tradizione popolare post-medievale, in notti in cui le streghe volano verso il sabba per unirsi con il diavolo. Le erbe di questo periodo vengono quindi chiamate “erbe scaccia diavoli”. San Giovanni infatti era il santo messo a guardia di streghe e diavoli e a lui erano consacrate piante e rimedi di protezione del male.
Un’usanza molto diffusa era anche quella della raccolta delle erbe di San Giovanni, si diceva che in questa notte e bagnate dalla rugiada avessero funzioni farmacologiche. Un proverbio romagnolo dice:
“La guaza ‘d San Zvàn la guarès ogni malàn” (la rugiada di San Giovanni guarisce tutti i mali)La notte di San Giovanni è celebrata e resa ancor più magica dai suoi mille fuochi, che si accendono
in tutta Europa: si tratta di una tradizione antichissima tramandata dai Fenici che adoravano il dio Moloch citato nell’Antico Testamento venerato dai Cananei, nominato nel Levitico e nel libro dei Re
Una volta concluse le feste del solstizio si assisteva alla glorificazione dell’acqua, simbolo della Fecondità e della purificazione e si invocava San Giovanni protettore dalle influenze malefiche,e assicurava la rinascita della luce.
Molti dei nostri contadini mantengono ancora oggi questa tradizione accendendo falò ed auspicando in un abbondante raccolto.