Come ogni anno a casa Ravagli si raccolgono i pomodori dell’orto, si lasciano maturare qualche giorno, si lavano per bene e poi si inizia questo processo lento, delle famiglie di una volta, che nell’aia preparano la passata di pomodoro.

Quest’anno ho scelto il mio compleanno per preparare la passata di pomodoro fatta in casa: in Romagna la chiamiamo conserva e la utilizziamo per tutte le ricette semplici o complicate che sanno di casa, amici, tradizioni.

COME PREPARARE LA PASSATA DI POMODORO FATTA IN CASA

Il procedimento per la mia passata di pomodoro è lo stesso da quando sono nata: taglio a metà i pomodori e li privo della parte più dura.

Faccio bollire per circa 45 minuti nel paiolo, scolo e faccio intiepidire.

Una volta tiepidi, li passo nella mitica Bialetti per ottenere una bella polpa omogenea.

Metto tutto nei vasetti e li faccio bollire a bagnomaria nel paiolo per circa due ore.

Li riprendo la mattina successiva, raffreddati e pronti per l’inverno.

passata di pomodoro fatta in casa

LE COSE PASSANO, LE COSE SI CONSERVANO

Faccio questi procedimenti da tutta la vita: mi accompagnano in quell’aia che mi ha visto bambina prima e imprenditrice poi.

In quell’aia dove ho trascorso momenti felici e, spero, li abbiate trascorsi anche voi con me nei tanti eventi organizzati negli anni.

Sotto quell’albero che, mentre preparo la passata di pomodoro si trova di fronte a me, ho riso, sudato, lavorato, pianto.

A fianco a me c’è la mia vigna pronta, ormai, alla vendemmia.

Nelle mie etichette ci sono i disegni di quest’aia, presi da un quaderno di una bambina che disegnava la sua aia fatta di giochi e di tradizioni.

E’ il giorno del mio compleanno e penso che ogni anno, ogni ricordo, ogni sfida passa ma si conserva. Si sedimenta e mi aiuta ad essere la donna e l’imprenditrice che sono ora.

Passa, si conserva e si sedimenta. Proprio come la mia passata di pomodoro.