Vendemmia 2016: il mio incontro con la tradizione

La vendemmia è un incontro di persone, di famiglia, di profumi e sapori che si ripetono come da tradizione. Tante volte ho avuto modo di parlare del cosa è per me la vendemmia. Lo scorso anno avevo scritto ben due post: uno prima e uno dopo.

LEGGI: Come prepararsi alla vendemmia 

LEGGI: Vendemmia 2015, i primi assaggi

Quest’anno ho deciso di dedicare alla vendemmia 2016 un articolo fotografico che racconti, a lavori conclusi, le fasi e i procedimenti in modo più famigliare.

Quindi una giusta premessa va fatta: se vi aspettate un post tecnico e “agricolo” ne rimarrete delusi. Il blog, come sapete, è il mio diario personale e non è mia intenzione caricarvi di termini tecnici e procedimenti meccanici: quelli ci sono e ci saranno sempre, ma se fatti in famiglia, con un bel gruppo di lavoro (che nel caso della mia azienda è consolidato da diversi anni), le tradizioni, l’ascolto della natura e i ricordi prendono il sopravvento e lasciano anche qualcosa di più che la mera soddisfazione di aver concluso un lavoro.

Vendemmia 2016: il nostro viaggio è iniziato il 15 settembre

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Uva moscato per uno Spumante aromatico dolce e profumato!

Le giornate di sole sono state perfette per raccogliere e pigiare le uve da cui otterrò il Ravenna Rosso che vi piace tanto 

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Rimontaggio del Ravenna Rosso: ha profumi aperti grazie alle uve del Merlot, Marzemino, Ciliegiolo e Ancellotta

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La vendemmia a casa Ravagli non è solo duro lavoro: c’è anche il tempo della pausa e delle mangiate in compagnia che rinforzano i legami!

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La pausa della metà mattina

 

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Il pranzo

Un vitigno autoctono: le uve di Famoso, un tempo abbandonate perchè troppo profumate, sono per noi molto importanti. Otteniamo il Ravenna Famoso IGP e lo spumante extra dry.

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5 ottobre: la vendemmia 2016 si conclude con il Trebbiano e con una tradizione tipica: la saba.

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Per non farmi mancare niente, poichè la vendemmia a casa Ravagli quest’anno si è conclusa con il Trebbiano, ho deciso di preparare anche la Saba.

Il succo del trebbiano appena pigiato va fatto bollire immediatamente prima che cominci ogni tipo di fermentazione e per le prime 3/4 ore è da pulire continuamente perché in superficie fa una sorta di schiuma abbastanza densa. Un lavoro che richiede tempo e pazienza .
La Saba per essere densa e buona deve bollire davvero tanto …dalla quantità iniziale si deve ridurre a un terzo.
Per darvi un’idea la mia ha bollito due giorni.

Per sapere come abbinare la saba ho scritto uno dei post più letti del mio blog:

Come si usa la saba in cucina

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